Era uno dei quei periodi difficili della nostra vita,
uno di quelli che abbiamo tutti, anche diverse volte.
Sai quando sul tuo cammino incontri
la morte, la malattia , l’abbandono, il tradimento, il fallimento, … ?

Ecco,
in uno di quei periodi abbiamo incontrato il primo grande maestro.

Parlando per me, avevo cominciato ad essere attratto dalle culture e religioni asiatiche e dalla meditazione molto presto. Nato in una normale famiglia italiana, non era una cosa scontata. Poi ho incontrato il training autogeno di Shultz, nella prima adolescenza, come allenamento mentale,
per avere prestazioni sportive migliori. E ha funzionato.

Erano così almeno 15 anni che praticavo e leggevo di meditazione quando Dr Shen, il mio primo grande maestro, in poche settimane
mi ha fatto capire che
di meditazione in tutti quegli anni,
non avevo capito niente 🙁


15 anni che praticavo e leggevo e
non avevo capito niente


Imbranato, vero!

Ma allora come scegliere un maestro di meditazione?
Facciamo un passo indietro.

Dove puoi imparare a meditare?

In occidente, in Italia a Verona, quando si decide di imparare a meditare o di iniziare un percorso spirituale, si cerca il corso o il contesto.
La cosa che ti sembrerà normale.
Ma non è così come capirai più avanti. Cerca il Maestro.

Per il corso, ad esempio,
si segue un po’ la moda.
In questo periodo la mindfulness va molto forte.
Quindi cerchi il corso di mindfulness.
Ma è il corso giusto per te?
Forse. Prova.

Poi c’è il contesto, l’ambiente che ti accoglie.

Vediamo un po’ i contesti in cui puoi imparare a meditare:

  • Ci sono i (pochi) templi con i monaci.
    Forse tra le opzioni migliori. Ma devi avere molto tempo. Sedere in silenzio e osservare cerimonie. Per molti anni non capisci nulla. Il percorso è fortemente spirituale. Qui puoi incontrare dei grandi maestri.
  • Dall’altra parte, ci sono i contesti “scientifici“.
    Medici, psicologi, professori, … Questi contesti vanno molto bene per chi è più interessato a capire che a vivere il paradiso (auguri!).
    In questo caso il percorso è spogliato di ogni spiritualità. Di maestri qui non ce ne sono. Ma puoi trovare degli ottimi insegnanti.
    A noi occidentali piace molto perché fai corsi di otto settimane e hai delle dispense da portare a casa.
  • Poi ci sono le scuole,
    dove trovi spesso degli insegnanti ben preparati e talvolta anche qualche maestro. Fai il tuo corso annuale, magari un po’ occidentalizzato ma dovrebbe essere un percorso completo. E progredisci.
  • Infine ci sono i contesti informali e destrutturati.
    Come quello del mio maestro. Il nostro è così.

Nota: non ce n’è uno giusto e uno sbagliato.
Vanno tutti bene a seconda di Chi sei tu e di cosa stai cercando.
L’unico consiglio che possiamo darti è: prova.

Vai e vedi come ti fa sentire.
L’importante è che tu ti senta abbastanza a tuo agio, ma non troppo.
Devi sentire che puoi aprirti e abbassare le difese.
Ma al tempo stesso deve rompere i tuoi schemi mentali. I tuoi pregiudizi. Deve espandere la tua visione, fare un po’ di stretching.


L’importante è sentirti
abbastanza a tuo agio, ma non troppo.


Se sei troppo a tuo agio, non stai imparando.
Se è troppo fuori contesto,
non puoi imparare perché rifiuti e ti chiudi.

Ok abbiamo fatto una distinzione importante tra maestri e insegnanti.

Qual’è la differenza tra insegnante e maestro di meditazione?

Ti starai chiedendo qual è la differenza tra insegnante e maestro di meditazione?

In breve:
L’insegnante è uno che ha studiato e (speriamo) sta praticando regolarmente per imparare.
Il Maestro è uno che la meditazione la sa fare e la sa trasmettere. A volte non ha mai letto neppure un libro di meditazione. Ha seguito un maestro.

(Non è detto che uno che ha seguito un Maestro sia diventato un maestro!)

Di Maestri, nel vero senso della parola ce ne sono pochissimi.
Nel mondo, e soprattutto in Italia, parliamo di insegnanti.

L’insegnante se è bravo va benissimo per iniziare.
Il problema è che spesso, non avendo l’esperienza della Meditazione, non ha capito.

Prendiamo un esempio eclatante: il Dr Shultz del training autogeno ha avuto un ruolo importantissimo per la diffusione della meditazione in occidente. Non era un insegnante di meditazione, ma quello che oggi chiameremo neurologo. Ha insegnato alcuni fondamentali a tutto l’ambiente medico occidentale. Ma alcune cose che insegnava non sono corrette. Non ha mai avuto un Maestro.


L’Insegnante insegna – Il Maestro trasmette


Ma se sono alle elementari, per imparare l’inglese non ho l’assoluto bisogno di un insegnante madrelingua. Se lo è meglio. Altrimenti, faccio con quello che ho.

Dunque,
se segui un bravo insegnante puoi diventare un bravo insegnante.
Ma se vuoi arrivare a fare, dovrai prima o poi trovare un Maestro.

L’errore tipico nel scegliere il Maestro di meditazione

Ammettiamolo.
Non siamo, come esseri umani in grado di giudicare le persone.

Non siamo assolutamente in grado di capire se uno è un maestro spirituale evoluto o un carciofo.
Se non fosse così Gesù, il Budda, … non avrebbero avuto tutti i problemi che hanno avuto.

Semplicemente non vediamo, non distinguiamo la grandezza dall’impostore.

Quindi da un lato ci sono gli scettici:

“Ok. ci sono stati i profeti,
ma oggi sono tutti degli impostori”

Dall’altro i creduloni:

“Se viene dal Sud America e dice di essere uno sciamano,
sicuramente è un grande sciamano”

É come pensare che nessun italiano oggi sappia dipingere bene o
che basti essere italiano per saper dipingere come Michelangelo o Leonardo.


Se lo cerchi. Ti trova.


Invece si!
Ci sono dei grandi maestri. 🙂
Ma non basta essere indiano/ cinese/ … per esserlo. 🙁

E allora?
Semplice non siamo in grado di scegliere.

Qui avviene il miracolo.
Se lo cerchi. Ti trova.

Come scegliere un maestro di meditazione?

In quel periodo difficile di cui parlavo prima,
stavo passeggiando per una via di una città inglese.

Anni ‘90,
pensando che dovevo fare assolutamente qualche cosa
per aiutare me stesso e le persone che avevo al mio fianco.

Immagina una via piuttosto ampia,
trafficata nei due sensi,
con ampi marciapiedi,
piena di negozi e negozietti.

A quel tempo,
prima di internet,
le vetrine dei negozi erano piene di pubblicità,
vendo, compro,
lo spettacolo,
il corso,
sconto speciale,

Ebbene mentre passeggiavo senza guardare,
mi domandavo cosa fare.

Sono stato attratto da un piccolo foglietto bianco,
la vetrina di un negozietto,
dall’altra parte della strada,
un foglietto tra decine di altri.

Oggi
non so se saprei neppure ritrovare quella strada,
di certo non saprei dire quale negozietto,
mai saputo cosa vendesse
(non l’ho visto!).

Ho solo visto
nel mare della confusione un foglietto bianco,
più piccolo di una pagina,
forse un A5,
da almeno 20 metri di distanza,
come un raggio di luce in mezzo al bosco,
nel tardo pomeriggio.

Ho attraversato la strada e
ho letto:
“questo fine settimana corso di taijiwuxigong …”

????

Se non sai cosa sia il taijiwuxigong?
Sei in buona compagnia!
Non ne avevo idea. Mai sentito.

Ma ci sono andato.
Ho incontrato il mio primo grande maestro.

Il Maestro lo cerchi,
non lo scegli.
Ti sceglie.
E lo capisci subito se ha la stoffa.


Il Maestro lo cerchi e Ti sceglie.


Forse, credi che la mia storia sia unica?
o Straordinaria?
Una specie di leggenda sulla via di Damasco?
No, non lo è.
É molto comune!


Elena,
impegnata in tutt’altro nella vita.
É fermata per strada da uno sconosciuto che le dice:

“Questo fine settimana vieni al mio corso.”

Ma questa è un’altra storia.
Un’altra volta.
E così ce ne sono molte.


Oggi, per te,
può essere la pagina in internet che ti colpisce più delle altre.
Quella frase detta da uno sconosciuto al bar.
Ci sono molti modi, molte strade.
Non aspettarti l’angelo dell’annunciazione.
É una sensazione interiore che conta.

E comunque è solo l’inizio.

E se il Maestro ti manda via?

Certo, anche il mio
è stato un percorso molto difficile pieno di alti e bassi.
Di errori e insuccessi.
Ne vale la pena.

E una volta che hai cercato e trovato,
che il maestro ti ha scelto,
ti chiederà mille prove:

  • Sei abbastanza costante?
  • Hai abbastanza volontà?
  • Lo vuoi davvero?
  • Hai davvero fiducia nel Maestro?

Se la risposta è anche solo un “no”
Ti manda via.
Anche senza che tu te ne accorga.
(Quando è gentile e non sei di coccio!!)
Non è li per i tuoi soldi.

É un Maestro.
Non ha tempo da perdere.
I tuoi dubbi,
le continue richieste di riprova,
lasciale a casa.

E,
se ti metti in competizione con il Maestro,
Se pensi o parli male del Maestro,
sei fuori dalla finestra,
ritorni al “via”,
come a tombola.

E si toglie anche la sabbia dai suoi sandali.

Pensi che sia una questione di Ego del Maestro?
Non hai capito cosa è un Maestro.

Grazie Dr Shen,
Per avermi tenuto e insegnato tutto questo.

Che la tua vita possa essere piena di Luce.