Quando si ha la pancia piena si comincia a pensare alla dieta. 🙂
Ma in realtà,
Ogni percorso spirituale, ogni tradizione religiosa, ha al suo interno dei precetti, delle istruzioni relative a come nutrirsi.
Per alcuni, questi precetti hanno solo il valore di regole di comportamento per mantenere un popolo, una società in salute. Per altri invece hanno un valore morale. Si parla di alimenti puri e impuri. Per i maestri, queste guide sull’alimentazione hanno un valore e un’importanza per la crescita spirituale. Vedremo più avanti cosa significa.
Qualsiasi maestro di meditazione affronta il problema della alimentazione.
Incominciamo un breve percorso sull’alimentazione partendo qui dalla parte più grossolana.
In tempi molto più recenti, il pensiero razionale occidentale sviluppa un approccio fisiologico alla dieta. Feuerbach, filosofo tedesco, intitola una sua opera del 1862: “L’uomo è ciò che mangia”.
Sostiene che il modo pensare e agire di una persona (e quindi di un popolo) è influenzato dalla sua alimentazione. Ma naturalmente non è una novità. sempre rimanendo in occidente, c’è persino una novella del Boccaccio dove un eremita, che si ciba di bacche e radici, dopo un po’ non ce la fa più a mettere lo diavolo nello inferno.
Un problema per pochi?
Scegliere cosa mangiare è un problema solo per una minoranza del pianeta?
La maggior parte delle persone nel mondo hanno un problema più impellente: avere qualcosa da mangiare anche questa sera. Qualsiasi cosa. Non hanno il lusso di poter scegliere cosa mangiare.
Cosa mangiamo influenza il nostro modo di pensare, agire, e la possibilità di progredire spiritualmente.
Ma osservando bene le tradizioni spirituali, è vero che adattano la loro dieta alla disponibilità locale di un popolo, ma includono precetti che sembra possano mettere in discussione l’esistenza stessa della popolazione.
Se stai morendo di fame? Quella mucca, quel maiale, lo mangi?
Quindi, sì la sopravvivenza, ma la spiritualità è più importante.
La scelta, del che cosa mangiare e cosa non, influenza il nostro modo di pensare, di agire, e la nostra possibilità di progredire spiritualmente.
Vegetariano o non vegetariano ?
Tra gli altri, ho avuto 2 grandi maestri. Anche se di 2 lignaggi e con 2 percorsi di vita molto diversi, entrambe della stessa scuola, taoista interiore.
Il primo, il dr Shen, era stato tra le altre cose anche il direttore di un ospedale in Cina, confinato lì dal regime Maoista, in un luogo dove si moriva di fame, dove doveva salvare la vita di bambini denutriti.
Dr Shen sosteneva come il brodo di pollo fosse l’unico alimento a sua disposizione in grado di salvare la vita a questi bambini. Questo lo aveva convinto della necessità per l’essere umano di nutrirsi anche di carne.
Non solo, ci faceva fare degli esercizi molto pesanti, come rimanere in piedi immobili per molto tempo, magari su una gamba sola, e sosteneva non saremmo stati in grado di farli se non ci fossimo nutriti anche di carne.
L’altro maestro, Choa Kok Sui, sosteneva invece che per raggiungere un certo livello spirituale, per superare l’inerzia e la pesantezza del nostro essere, dovevamo essere vegetariani.
Ci sono molti maestri di varie tradizioni che sostengono la stessa cosa. Che pretendono che, per accoglierti come allievo, tu debba diventare vegetariano.
Prima di incontrarli avevo fatto dei lunghi periodi come vegetariano e qualche periodo in cui avevo incluso la carne.
È quindi ovvio che mi chiedessi se l’essere umano è carnivoro o erbivoro?
L’essere umano è carnivoro o erbivoro?
Dal punto di vista fisiologico – evolutivo trovare la risposta a “se l’essere umano è carnivoro o erbivoro?” è abbastanza facile.
Alla base di questo ragionamento vi sono delle ipotesi, tra cui una linea del tempo evolutiva che oggi sostiene quanto segue:
Il nostro corpo si è sviluppato nel corso di circa 1-4.000.000 di anni. Quello che oggi abbiamo è molto simile a quello degli uomini di 100 / 300.000 anni fa.
L’uso del fuoco, che è necessario per cuocere e quindi poter digerire alcuni cibi, viene fatto risalire dai 300.000 a 1.000.000 di anni fa.
Anche se il nostro stile di vita si è modificato di molto negli ultimi millenni. È “solo” circa 10-30.000 anni che l’essere umano ha iniziato a coltivare e cucinare i cereali (servono dei recipienti per farlo!). Da li, molti popoli hanno cominciato a cibarsi di principalmente di cereali.
Infine, come ulteriore ipotesi, riteniamo di poter utilizzare l’anatomia e la fisiologia comparativa (confronto con altri esseri animali) per conoscere noi stessi come esseri umani.
Detto questo,
Ci sono dei dati di fatto.
Non siamo carnivori ma abbiamo bisogno di alimenti di origine animale.
Il corpo dell’essere umano non produce al suo interno alcuni componenti essenziali, come ad esempio la vitamina B 12 che non è presente nel mondo vegetale se non in determinati fermenti.
Poi ha difficoltà ad assimilarne altri componenti dal mondo vegetale, come ad esempio il ferro. I vegetariani, soprattutto gli sportivi, tendono a entrare in carenza di ferro se non assumono degli integratori. Tutto questo nonostante Braccio di Ferro. 🙂
Quindi a meno di poter assumere degli integratori o avere una dieta molto attenta, privilegio di pochi, il corpo umano ha bisogno di alimenti di origine animale.
D’altra parte, l’apparato di digerente di un essere umano è molto diverso da quello dei carnivori.
Abbiamo condotti molto più lunghi; il PH della saliva e dello stomaco sono più alti; i denti sono diversi …
La carne dobbiamo cuocerla o propriamente fermentarla.
Non siamo in grado di digerire la carne o di proteggerci dai batteri e parassiti, che possiamo ingerire con la carne cruda, allo stesso modo di un carnivoro.
La carne, per lo più, possiamo digerirla e non ci fa ammalare solo se è cotta o fermentata in modo controllato.
Dunque l’uomo non è sicuramente un carnivoro e ha bisogno solo saltuariamente di carne (cotta).
Non siamo erbivori ma abbiamo bisogno di alimenti di origine vegetale
Il nostro corpo non è in grado di produrre componenti come ad esempio la vitamina C, (ricordi lo scorbuto dei marinai?) che troviamo in particolare nella frutta.
Anche molti dei sali minerali di cui abbiamo bisogno li ricaviamo dal mondo vegetale.
Ma non siamo in grado di alimentarci completamente di alimenti vegetali, non avendo uno stomaco in grado di estrarre alimenti necessari, ad esempio da semi e foglie, allo stesso modo di altri esseri erbivori.
Anche qui, per poter assumere i nutrimenti da semi, cereali,… dobbiamo poterli cuocere e quindi è solo 10-30.000 anni che siamo in grado di farlo.
Decisamente l’essere umano non è un erbivoro. E coloro che sostengono la dieta paleo ritengono che non siamo neppure adatti a mangiare cereali, visto la “recente” introduzione nella dieta di questi.
Quindi, dal punto di vista fisiologico, non siamo né carnivori né erbivori.
Siamo onnivori? Frutta per la maggior parte. Piante, bacche frutta secca, insetti e … carne poche volte l’anno.
Osservando il nostro parente più prossimo dell’essere umano dal punto vista del DNA, ovvero lo scimpanzé, la scienza conclude che siamo onnivori.
Ci dovremmo nutrire di frutta per la maggior parte. Inserire nella dieta altre piante, bacche, e frutta secca.
Cibarci di insetti, larve, … quasi fossero degli integratori alimentari e qualche volta l’anno cibarci di carne.
Ma vi sono delle notevoli complicazioni.
L’adattabilità umana
Paese che vai dieta che trovi.
L’essere umano è uno dei più adattabili “animali” del pianeta, se non forse il più adattabile.
Lo troviamo nelle foreste tropicali, nei circoli polari, su montagne di 4.000 metri, al confine di deserti torridi, …
Non è quindi pensabile che esista una sola dieta. Tanto meno che la dieta da primate onnivoro sia estendibile a tutti questi territori.
Non è pensabile che esista una sola dieta.
Poi vi è una complicazione ancora più profonda.
Alimenti Modificati
La maggior parte degli alimenti che abbiamo oggi sulla nostra tavola sono alimenti “recenti”.
Mangiamo alimenti ibridi, nati da selezioni di piante o animali operata dall’uomo. Recentemente abbiamo introdotto alimenti geneticamente modificati.
Le mele, il riso, il grano, il pollo, … non sono gli stessi che mangiavano i nostri antenati.
Il cibo che mangiamo oggi, per la maggior parte non esisteva neppure 100 anni fa. altro che millenni di evoluzione!
E se da un lato questo ha permesso di sfamare sempre più persone (morire di fame è orribile e molto doloroso), dall’altro vi sono dei dubbi che il nostro corpo si sia evoluto per assumere tali alimenti.
Anche se non riusciamo ancora a capirne la differenza dal punto di vista fisiologico, tra alimenti ibridi, modificati e quelli originali, l’approccio puramente evolutivo della dieta pone dei seri dubbi.
Gli alimenti che assumiamo non sono quelli a cui il nostro corpo è abituato.
Alcuni sostengono che la ragione delle molte intolleranza alimentari sia dovuto a questo…
Ma non finisce qui. Andiamo a capire perché questo approccio è solo molto limitante.
Vi sono molte cose di cui non abbiamo ancora tenuto conto per quanto concerne l’alimentazione, la meditazione e la crescita spirituale.
Le affrontiamo di seguito.
Che la tua vita si piena di luce