Ormai sai che amiamo i momenti in cui il pianeta si riunisce per pregare e meditare. Circa metà del pianeta lo fa a dicembre, l’altra metà (l’Asia buddista) a maggio. Quindi: benvenuto maggio!

Parliamo del Wesak che è il “natale buddista”, forse la data più importante del calendario buddista. Tradizionalmente si festeggia nel giorno di luna piena di maggio, (quest’anno, 2013, il 24 maggio).

L’India, la Cina, il Giappone, il Tibet, l’Indonesia, il Nepal,… si riuniscono idealmente per  celebrare la nascita del Buddha (Siddhartha Gautama, .563AC) e alcuni celebrano lo stesso giorno anche la sua illuminazione e la morte.

Si accendono le lanterne (simbolo dell’illuminazione), le case sono ripulite a fondo, arredate e rese a nuovo con molta gioia al suono di campane e musica (a simboleggiare l’eliminazione dell’ombra e delle emozioni negative dalla nostra coscienza).

Si fanno cerimonie e bagni per purificare la mente dall’avidità, dall’odio, dall’ignoranza (nel buddismo chi opera il male è un ignorante! Quale suprema gentilezza!).

Inoltre, a significare la liberazione dell’anima dalla gabbia della mente e il raggiungimento dell’illuminazione, molti liberano uccelli in gabbia. Oppure comprano animali destinati al macello per rilasciarli e salvarli la vita. Alcuni diventano vegetariani (non tutti i buddisti sono completamente vegetariani – immaginate di vivere dell’orto a 5000 metri…  –  ma, quando non lo sono, c’è una pratica di ringraziamento per l’animale che ha dato la sua vita  per il tuo sostentamento).

Il Wesak è una festa di gioia, e la gioia, in quella settimana è palpabile nel mondo. Se sei abbastanza sensibile o hai meditato abbastanza, la senti.

Per inciso: Buddha significa letteralmente “colui che è sveglio”, il risvegliato, (“risorto alla vera vita”, cosa ti ricorda?). É un termine che denota una persona che ha raggiunto la suprema saggezza e la compassione. Il buddismo pone molta attenzione allo sviluppo spirituale e personale, cercando una profonda comprensione della vera natura della vita. Diffonde la pratica della moralità, la meditazione e la consapevolezza della propria saggezza interiore.

Nella tradizione, il Wesak è un festival di cinque giorni:

  • 2 giorni di preparazione, sia mentale che fisica (lava, pulisci, riordina,…)
  • il giorno del Wesak, la luna piena di maggio, in cui celebri festeggi e mediti
  • e 2 giorni per la meditazione, in cui dirigi le tue intenzioni al bene comune, all’auto-guarigione e al benessere della terra.

Idealmente, dovresti avvicinarti al Wesak con disciplina (la meditazione richiede disciplina!) aprendo la mente ed eliminando la negatività, i tuoi “no!” a tutto. Fai nascere e sviluppa un desiderio di condivisione con gli altri e instilla nel tuo cuore un po’ di gentilezza amorevole. Un buon modo per prepararsi è certamente quello di praticare la preghiera di uniohuman.org ogni giorno perchè aumento la sensibilità alle benedizioni.

Per sentirsi parte di una umanità desiderosa di un mondo migliore, collegati alla mente di coloro che pregano e meditano. Non c’è bisogno di essere o diventare buddisti per gioire dei Wesak, ma solo di un po’ di attenzione!

In fondo la meditazione è solo questione di un po’ di attenzione!