Cosa vuol dire che ci sono dei demoni tra le nuvole? La rivista online sanfrancesco.org riporta una frase della studiosa Chiara Frugoni molto interessante: “nel Medioevo si credeva che anche nel cielo abitassero i demoni che ostacolavano la salita delle anime”. Questo all’indomani della scoperta della studiosa di un demone tra le nuvole nell’affresco di Giotto dedicato alla morte di San Francesco dell’omonima basilica in Assisi. Questa scoperta è fonte di spunti promettenti e certo aprirà molti dibattiti. Per esempio: possibile nessuno l’avesse mai visto?
Dal punto di vista della meditazione le nuvole sono una metafora dei pensieri ed emozioni che inquinano la mente.
Una mente buia, grigia, ci rimanda immediatamente ad un cielo annuvolato scuro, ad una persona malata o depressa. Una persona annuvolata è una persona preoccupata, ecc…ecc…. Una mente splendente invece, chiara e limpida è una mente dove la nebbia si è diradata, dove le nuvole hanno lasciato il posto al sole che la illumina, potremmo dire, d’immenso.
Dai nostri pensieri ed emozioni discende ciò che diciamo, come lo diciamo, quello che facciamo e come lo facciamo. Le nostre azioni sono sempre generate e guidate da almeno un pensiero precedente o da un’emozione. Se i pensieri o le emozioni sono negative le nostre intenzioni ed azioni tenderanno ad esserlo altrettanto.
Crediamo nessuno possa negare la “reale” percezione del male in questa esistenza, ma non tutti potrebbero essere d’accordo sull’esistenza di entità malefiche, entità che si cibino di male e di malesseri. Gran parte delle fedi riconoscono però l’esistenza di queste entità. Indipendentemente dal fatto di credere alla loro presenza come entità o no, le nuvole sono pur sempre metafora di pensieri ed emozioni negative: dicevamo presupposti per parlare ed agire in linea con tali pensieri e creare dunque ulteriore malessere in noi e negli altri. È quindi ovvio che dei demoni, entità o tentazioni che siano, si annidino tra le nuvole. Il compito della meditazione è quello di dissolvere queste nubi, con tutto ciò che contengono per ritornare a casa, per ritrovare chiarezza e lucidità.
Un alto spunto viene dal vedere che le nubi sono in alto nel cielo.
Poiché più si sale e più la caduta diventa disastrosa e rovinosa, è facile dedurre come i demoni tra le nuvole siano tra i più temibili. Quando una persona intraprende un cammino di ascesa si espone a deviazioni molto più pericolose. Seguire una tentazione come il potere, desideri di controllo o che creano malessere in altri, … porta una persona che segue un cammino spirituale a cadere più in basso di dove era partita. Dentro una buca. Ci sono precetti che non vanno ignorati soprattutto quando si inizia a salire. Se si vuole iniziare a salire dobbiamo con decisione voler dissolvere la nebbia.
Le nubi sono raggiungibili durante la salita delle anime, quando abbiamo lasciato il corpo giù di sotto, ovvero siamo passati a “miglior vita”. Oppure semplicemente ci siamo scordati della sua esistenza. Siamo entrati in un mondo delle idee, dei pensieri ed abbiamo lasciato il nostro tempio. Non siamo più consapevoli di noi stessi. Stiamo muovendoci in modo inconscio. Parliamo, leggiamo,… e ci siamo dimenticati di sentire il contatto dei piedi sul terreno. Non siamo più presenti.
Eri consapevole del tuo corpo mentre leggevi o la testa era tra le nuvole?