Dove sto andando?
Dove desidero andare?
Cosa devo fare per arrivarci?
Sono domande che almeno 1 volta nella vita tutti ci siamo posti.
Il corso di meditazione con le Rune,
è un percorso di autoconoscenza.
Profondo.
Ecco:
Questo è un estratto da una lezione di meditazione con le Rune.
Qui parliamo di Senso della Tua Vita,
Abitudini e disciplina.
Ci sono 4 ottetti nelle Rune anglosassoni.
Ovvero 4 linee che contengono ognuna 8 Rune, 8 simboli.
Ogni simbolo rappresenta un aspetto fondamentale della nostra vita.
Le rune sono dei maestri, densi di significato.
Qui, Siamo all’inizio del 3° ottetto.
Vediamo cosa ci insegna questa Runa.
Audio
Trascrizione
Le Rune
Terzo ottetto
Il terzo ottetto è piuttosto diverso rispetto ai due primi ottetti.
Era, nelle Rune classiche, diciamo nel tempo medio, l’ultimo ottetto.
Le Rune antiche finivano con la runa Sigel, che abbiamo fatto la settimana scorsa, era l’ottava del secondo ottetto.
Ora comincia a questa nuova serie.
Nel primo ottetto abbiamo conosciuto gli aspetti principali della vita umana:
- le emozioni più fondamentali,
- il desiderio,
- il bisogno di essere nutriti,
- la relazione con la ricchezza,
- con il dolore,
- le prime relazioni con gli altri,
- la capacità di comunicare e interagire con gli altri,
- le forze della natura che ci spaventano o che ci aiutano,
- fino ad arrivare alla costruzione del Clan, cioè non mi riconosco più come persona singola, centro del mondo, alla fine dell’ottetto sono arrivato capire che faccio parte di un gruppo.
La prima grande realizzazione: ho una famiglia e devo interagire con questa, famiglia allargata, clan, società o quello che è.
Nel secondo ottetto abbiamo cominciato a farci delle domande sulla vita,
- sui nostri problemi,
- su come sciogliere i problemi,
- sul fatto che molte cose continuano ritornare,
- sul cambiare,
- fino a quando abbiamo imparato a gestire il tempo
- e a cominciare ad aprirci,
- tirare fuori le cose nascoste da noi stessi e del mondo
- il giusto rapporto tra l’abbandono e il bisogno di proteggersi
- fino ad arrivare finalmente a una connessione con una spiritualità profonda, che era appunto il sole, Sigel, il fulmine, l’energia, l’illuminazione,…
Ripetiamo più o meno lo stesso percorso, però partiamo un’ottava superiore nel terzo ottetto.
La prima Runa del terzo ottetto è questa, che sostanzialmente possiamo descrivere come una freccia rivolta verso l’alto.
Se volete, in qualche modo la direzione del primo ottetto è orizzontale. Nel senso che io vado in avanti cercando di costruire nella mia vita e il imparo a incamminarmi.
Nel secondo ottetto la direzione sembra orizzontale ma indietro. Ripenso alla mia vita, a quello che mi succede, divento osservatore della mia stessa vita.
Con il passaggio attraverso Sigel, la direzione diventa verso l’alto.
Questa Runa si chiama Tir o Tiwaz e sta per la lettera T.
Meditazioni
(Questa parte della lezione, relativa alle meditazioni, è stata ridotta per renderla più fruibile e
per mantenere la privacy delle persone coinvolte)
Troviamo la posizione corretta e cominciamo a lavorarci sopra…
Allungate bene la colonna vertebrale e cominciamo a osservare questa Runa.
Osservatene i movimenti ….
e quando avete visto potete tornare….
….
Torniamo dentro e trovate la posizione corretta
Vogliate ora porre la Runa Tir, lungo la vostra colonna vertebrale, dalla base alla cima della testa, …
e quando avete sentito potete tornare….
….
Tornate dentro, trovate bene la connessione con il cielo e la terra e ora osservate TIR davanti a Voi,
come fosse in grado di muoversi nello spazio come vuole,
prendere la direzione che vuole e idealmente cominciate a camminarci sopra andando verso la punta,
andate ad osservare la sensazione e le immagini sulla punta,…
E quando volete, poi, tornate,…
…
Vogliate ora considerare un progetto, o qualcosa di importante che state portando avanti, nella vostra vita, in questo momento e
osservate Tir sopra questo progetto, ne osservate il movimento, la sensazione ,…
e quando volete, potete tornare…
…
Allora
Significato
TIR è una stella,
l’ipotesi più probabile è che significasse la stella polare, ovvero la stella che da la direzione del nord
naturalmente rappresenta anche una freccia in quanto capacità di andare e mantenere una direzione
Tir, rivolta verso l’alto, ci ricorda di mantenere il contatto con l’assoluto
e se volete in qualche modo di riconoscere e seguire la nostra missione di vita,
la nostra crescita come, come esseri umani e come esseri spirituali.
Tir è interpretata, come per rappresentare la direzione corretta,
o a testa in giù, la direzione scorretta e
se oscilla, ha due significati, uno che può essere relativo al tempo: ci vuole tempo,
l’altro invece è l’incertezza
e vado di qua, poi vado un po’ lungo il lato opposto, …
e quindi sostanzialmente diventa una bussola.
Quindi Tir ci dovrebbe dare la forza, ci dovrebbe dare la forza di ricordarci di fare le cose corrette
è un po’, come dire, che finalmente, dopo tutto il percorso che abbiamo fatto, e siamo arrivati qua,
siamo in grado di portare avanti un obiettivo vero nella vita.
Tir ti chiede, ti dice: che cosa vuoi dalla vita?
É un po’ come se nei primi due ottetti ci fossimo liberati un po’ della fisicità e dell’emotività e fossimo in uno stato più mentale.
Come amuleto ci dovrebbe aiutare a mantenere la direzione corretta, senza distrazioni
Quindi cos’è l’idea?
L’idea è di individuare quali sono le cose veramente importanti della nostra vita.
Meditazione
Vogliate tornare dentro un attimo, …
osservate Tir e questa stella davanti a voi, e vogliate gentilmente chiedervi: “quali sono le cose veramente importanti della mia vita”,…
Quando avete la lista, potete tornare e scrivetevi questa lista.
….
Approfondimento
Tir non soltanto ci dice: ricorda i tuoi obiettivi e rimani focalizzato su quelli,
ma Tir ti dice anche, come la freccia, che la freccia ha bisogno di energia per andare avanti.
Ha bisogno di azione.
La freccia è una cosa che agisce. Non è uno stato, fermo immobile.
Is gli dà l’immobilità, la capacità di mantenere la direzione,
ma il fuoco che c’è sopra, scioglie quel ghiaccio, è energia pura, energia per andare avanti,
E noi attraverso i due primi ottetti dovremmo essere riusciti ad avere sufficiente energia e
avere tolto, eliminato i nostri blocchi
e quindi essere in grado di compiere le azioni corrette per…,
non soltanto sappiamo dove è il Nord, abbiamo anche la forza e la capacità di agire per andare.
È un po’ come dire che:
quando l’azione è supportata dallo stato di coscienza
della meditazione e della chiarezza,
andiamo avanti nella direzione corretta.
Pazienza + Persistenza = Disciplina
Quindi Tir ci parla di persistenza, pazienza e persistenza.
Una altro nome per “pazienza e persistenza” è disciplina
E qui non stiamo parlando della disciplina imposta dall’esterno,
la disciplina del maestro di scuola, la disciplina sul lavoro,
di arrivare ad un certo orario o di qualsiasi altra cosa.
Stiamo parlando di una disciplina autoimposta,
che sostanzialmente dipende
dalla motivazione per raggiungere i nostri obiettivi.
Se io sono così fortemente motivato e
ho la disciplina di operare giornalmente, costantemente,
con persistenza, pazienza per spostarmi un passetto in avanti ogni giorno,
è una freccia che non si ferma nel suo cammino ma che costantemente va in quella direzione.
Abitudini
Quindi il suggerimento di Tir è:
trovate un’azione che dovete fare giornalmente o quasi,
che vi porta avanti,
verso quegli obiettivi veramente importanti che avete,
La disciplina di saper mantenere la direzione è forse
la cosa più importante da imparare per crescere.
Parafrasando Aristotele, si dice che l’eccellenza non è un atto un’abitudine
uno non raggiungere l’eccellenza facendo una cosa una volta sola,
la raggiunge con la pazienza e la persistenza,
cioè introducendo le cose come abitudini
instaurando per ogni obiettivo importante che avete nella vita,
un’abitudine da tenere giornalmente o quasi,
che sapete che contribuisce nel portarvi avanti, in quella direzione
e forse non vi accorgerete del progresso
nessun giorno sembra così diverso dal precedente
ma un anno dopo sarebbe completamente diversi
Questo è quello che Tir vi dice
di rimanere costanti, con perseveranza e pazienza,
mantenendo sempre l’attenzione
di dove veramente voglio andare?
cosa veramente voglio fare?
voglio essere?
e quello che avete visto prima, quando avete raggiunto la punta, è proprio la fine di questo processo.
Attraverso tutti i tentennamenti, le difficoltà, le confusioni e le distrazioni, perché altrimenti ogni giorno noi esseri umani, ogni giorno ci perdiamo in qualcosa.
Un altro esempio è il Budda.
Lui si è semplicemente seduto. “io sto qua fino a quando ce la faccio”. E per sette anni è stato li.
Lui ha fatto molto di più, nel senso che ha detto: “io faccio solo questo, non faccio nient’altro”.
Ha avuto anche lui tentennamenti, nel senso che ha provato un po’ di questo un po’ di quell’altro,
ha cambiato un po’, “Si, questa direzione non va, l’altra sì”. Finché ad un certo punto ha detto “sono pronto” e si è seduto.
E ha detto: “io non mi alzerò di qua fino a quando non ho raggiunto la punta”. E 3 giorni dopo, si dice, si sia illuminato, 3 giorni, dopo sette anni.
È stato seduto 3 giorni e il terzo giorno resuscitò (o forse questa è un’altra storia).
Conclusione
Quindi vi dovreste essere liberati da tutti i patemi, i nodi le emozioni difficili,
dovreste aver imparato a gestire voi stessi,
a gestire le vostre passioni,
a capire l’importanza degli altri, e
quindi nel terzo Ottetto siete pronti per fare il salto
e mantenervi connessi alla stella del Nord.
E con questo io vi auguro una buona serata.